E' stata una città nella via di migrazione di popoli impregnata di storia romana, longobarda, patriarcale e veneta, un fermento di eventi culturali, interessanti il tempietto longobardo e il museo archeologico con reperti di oggetti ornamentali femminili che sarebbero graditi anche ai nostri giorni, illustrati magistralmente da una guida dal linguaggio forbito, ricco di sfumature  a da una voce gradevole che invitava all'ascolto.

Abbiamo attraversato il ponte del diavolo, sospeso nel Natisone, molto suggestivo e poi attraversando una campagna e collinette attrezzate a vigneti molto simili alle nostre colline del prosecco di Valdobbiadene ci siamo fermati in un agriturismo per assaporare piatti della tradizione friulana.

Ci siamo quindi avviati all'Abbazia di Rosazzo sui colli orientali del Friuli da cui , dal belvedere, si spazia dalla Slovenia fino al golfo di Trieste al campanile di Aquileia e il mare Adriatico .

Qui si snoda  il sentiero delle rose, dove sono  presenti le più importanti famiglie di rose antiche che purtroppo, visto il tempo bizzarro dell'ultimo periodo, erano in parte sfiorite.

La guida ci ha illustrato i vari periodi storici che si sono susseguiti  e la sua trasformazione, fino ad arrivare hai giorni nostri diventando sede di una fondazione .