Prendendo spunto da una visita organizzata da un'altra ADA del Veneto, incuriosita, l'ho proposta ai nostri iscritti. 
Dopo varie peripezie siamo partiti e passando per la strada provinciale abbiamo visto campagne ben coltivate e tante belle case che ci hanno predisposto positivamente alla giornata che ci attendeva.
Arrivati al museo, accolti dalla guida preparata e coinvolgente nella esposizione, abbiamo conosciuto la storia della famiglia, la dura fase di lavorazione delle campane, l'importanza del loro suono, la loro nascita, l'utilizzo avuto nei tempi e nel mondo e la provenienza di quelle esposte e ci ha colpite la fatica che dovevano fare i lavoranti per un risultato non sempre scontato.

Dopo circa 1 ora e mezza siamo passati alla parte esterna, immensa, 90 ettari di terreno in collina intervallato da piccoli laghetti, tenuto egregiamente dai 2 giardinieri, diviso in 2 parti:
=> il giardino all'italiana, che una volta era un orto, con glicini, piante di limoni e ninfee;
=> il giardino romantico, con piante secolari, piante acquatiche che circondano i laghetti, uliveti, tigli, scoiattoli e aironi;
=> la passeggiata, gradita a tutti, è durata circa un'ora e abbiamo visitato solo una parte dei 90 ettari !
In conclusione >abbiamo assistito al concerto delle campane entusiasmante, fatto in diretta da un esperto campanaro che era più entusiasta di noi e ci ha lasciato con la voglia di cantare.

Visto che "tutti i salmi finiscono in gloria", per il pranzo siamo stati all'Agriturismo alla "Campagnola" a pochi km. dal museo, scoperto per caso, in una vecchia fattoria sotto un bellissimo portico, in mezzo agli alberi, menù gradevole e vario, bella presentazione e dolci ancora più buoni, tutto fatto in casa.

Ritorno in autostrada, velocissimo,40  minuti, tutti contenti di aver visto luoghi vicini ma poco conosciuti.
Arrivederci alla prossima.